Ricordo del grande scultore toscano
Il 20 maggio del 1911, a Barba, una frazione di Quarrata in provincia di Pistoia, nasceva il grande scultore Agenore Fabbri. A 12 anni si iscrisse alla Scuola d’Arti e Mestieri di Pistoia e successivamente frequentò l’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove entrò in contatto con importanti personaggi dell’arte e della letteratura, come Ottone Rosai, Carlo Bo e Mario Luzi. Si trasferì poi ad Albisola, dove lavorò inizialmente come modellatore ceramista. Qui affinò e personalizzò la tecnica della terracotta, aprendo il suo primo atelier.
Successivamente, Fabbri si stabilì a Milano, dove iniziò a ottenere il primo vero successo. Da allora, le sue opere furono esposte in mostre all’estero: in collettive in Cina e in personali negli Stati Uniti, a Londra, Parigi e Stoccolma. Fu invitato varie volte alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma, partecipando alle più importanti rassegne internazionali. Inoltre, tenne mostre personali in musei in Germania.
La sua scultura è caratterizzata da tormento materico, espressività e forti tensioni formali. Morì nel 1998 a Savona.
Questa mia opera realizzata a sanguigna è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa