Usa lo pseudonimo Toy (che significa giocattolo) e Blaise (traduzione in diverse lingue come Biagio, che vuol dire letteralmente “balbuziente”). Utilizza questo nome, perché l’artista, è lo strumento per raccontare attraverso il gioco di colori al pubblico, in più colui che non riesce a parlare attraverso la sua voce, lo fa attraverso l’arte, vale a dire che la sua pittura è un gioco per lanciare dei messaggi…