CARBONE SALVATORE

Carbone Salvatore

Profili Artistici

CARBONE SALVATORECARBONE SALVATORE, artista nato a Cutrufiano (Lecce) nel 1951, morto giovanissimo a circa 62 anni, pittore, scultore e scenografo.

Nell’arte ha prediletto sempre il compositivo-figurativo ove salta subito agli occhi una vibrazione ritmica che evidenzia un sociale esistenziale del momento storico.

Una forte libera espressione nei significati sottoposti ad un martellante ritmo di vita.

In questa maniera, Carbone, è libero sul piano estetico di presentarci il tormento delle coscienze, specificatamente quella collettiva, alla quale è anche sottoposta quella individuale, che nei dipinti è individuato dai colori accesi, che emergono sugli altri cromatismi.

Nell’insieme i dipinti mostrano tutta la loro forza espressiva, le varietà dei toni cromatici quasi iridiscenti, coi contrasti della composizione, le figure divengono protagonisti, questo è ciò che si legge nei suoi dipinti[1].

Ma come accade da moltissimi anni gli artisti, bravi lo diventano solo dopo la morte. Ecco allora risvegliarsi il campanilismo e il tentare un tardivo riconoscimento ad un artista bravo del nostro Sud.

Il suo luogo natio Cutrufiano (LE) deve per forza rendergli onore. Si è organizzata una Retrospettiva pittorica, per onorare la sua arte, con essa la sua cultura.

Così uno dei cantori del Salento, che ha dovuto subire l’emigrazione, raccoglie la riparazione del suo luogo natio, grazie all’attenzione dell’assessore alla cultura.

Egli che è stato presente a moltissime mostre di prestigio, egli che con le sue personali si è fatto valere tra i grandi della pittura, egli che ha raccolto molti consensi di critici e di pubblico, ora trova la sua giustizia terrena anche in casa sua.

Le sue opere sono in molte raccolte private e in molte raccolte pubbliche e in musei. Salvatore Carbone, quindi ha studiato come i colori venivano usati dai Greci, colori vivi e vivaci convincendosi che il linguaggio pittorico è identificabile con quello poetico, perché rispondente più a un sentimento.

È vero ciò e vale per tutte le arti come pure per la musica, divenendo espressione di crescita sempre.

Le percezioni sono paragonabili alle parole cromatiche, al suo occhio subentra il sentimento che con la ragione deforma giungendo all’impressionismo, con il sentimento[2].

Accade che i colori reali divengano irreali nel linguaggio poetico greco, in modo diverso, nel linguaggio pittorico moderno i colori sono le parole.

prof. Antonio Benvenuto

             [1] Catalogo l’élite, Selezione Arte italiana 1990, pp. 44/5, ed, Salim, Como 1989.

             [2] https://culturasalentina.wordpress.com