DE MITRI LUIGI, artista pittore e scultore, è nato a Squinzano (Lecce) il 1943, risiede in Lecce ove lavora. Svolse attività didattica nelle scuole statali, in particolare nel Liceo scientifico per Geometria Descrittiva e Storia dell’Arte.
La sua arte opere di pittura, di grafica e di scultura arricchiscono diverse collezioni private e pubbliche, in Italia ed all’estero.
Cominciò a 19 anni a mostrare la sua valentia in diverse mostre personali e collettive, questi eventi hanno permesso di ottenere momenti significativi con la sua arte divenendo un fecondo percorso di anni, di sentimenti emozionanti e di un voler comunicare l’amore per il suo territorio e le sue “patrie”, Squinzano, Lecce e Leuca, che hanno costituito la costanza del suo percorso d’amore.
La sua arte ha visto il compiacersi dei concittadini e dei critici. È stato presente con le sue opere nelle gallerie di tutto il mondo: Lecce, Bari, Roma, Gerusalemme, Londra, New York, Los Angeles ecc.
Stupenda è stata la realizzazione di 86 opere dipinte che riguardano la Divina Commedia. La serie di 10 opere sui barboni della stazione Termini di Roma, opere altamente sociali.
Diverse sono le opere che trovano casa nelle collezioni della Città del Vaticano, nelle collezioni di Palazzo Madama.
Numerosi sono gli affreschi murali a Cavallino, Melendugno, Squinzano, Leuca, Corato, Giuliano, Otranto “Chiesa SS Immacolata”, Roma “Chiesa di Santa Giacinta”.
Questo artista ha avuto autorevoli commenti di critica su vari giornali, riviste, libri e trasmissioni televisive nelle reti nazionali regionali e locali.
Tra le sue opere importanti si elencano: 100 dipinti dal titolo “La Sacra Bibbia”, olio su tela; 86 dipinti dal titolo “Dalle Angosce delle tenebre all’ Estasi della Luce” La divina Commedia, olio su tela.
Poi ancora:36 dipinti dal titolo “Gli Amori Infelici di Partenio da Nicea”, olio su tela; 11 dipinti dal titolo “I Barboni della Stazione Termini”; 10 olio su tela e 1 sanguigna su tavola ” La Madonna dei Barboni”; 10 dipinti dal titolo “Emigranti, Il naufragio della Speranza”, olio su tela.
Si deve aggiungere: Gli Ottocento Martiri di Otranto – SS Immacolata di Otranto, affresco in parete concava; Il Carnevale in Paradiso – Giuliano, Castrignano del Capo. E le illustrazioni dell’Odissea – 100 incisioni formato A4.
Artista di notevole spessore che ha trovato nell’arte il poter divenire uomo di riferimento a cui non sono mancati le buone critiche di valenti studiosi, il favore del pubblico e i riconoscimenti.
Artista ricco di una fantasmagorica fantasia, da considerare un grande colorista del XX secolo, in cui si sono espresse le sue segrete armonie, dono inestimabile che egli ci ha fatto e ci ha donato con le sue visioni intime e malinconiche delle immagini reali ed al contempo irreali.
Prof. Antonio Benvenuto