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di Nunzia Giugliano
Venerdì 22 marzo alle ore 18:30, sarà inaugurata Il Femminile Poliedrico, mostra a cura di Anna Tagliafierro, presso la galleria PAGEA Arte Contemporanea, ad Angri. A riguardo la curatrice scrive: «Questa mostra è una riflessione intorno “all’identità femminile”, e di come la costruzione di essa ha assunto una centralità nel corso del novecento assistendo ad un processo di trasformazione, materiale e simbolico di essere donna. Una rivoluzione lenta e lunga, ben più ampia di quella dell’uguaglianza. Nella società occidentale, tuttora, nessuna donna trova ancora risposta esistenziale, politica, culturale, al senso di sé, dentro il modello maschile della società, e quindi per le donne, l’importante non è stare in questo mondo ma cambiarlo; per questo più che parità di diritti serve un nuovo parametro, di cambiamento sociale e culturale educativo. Attraverso le opere di queste artiste c’è una denuncia del corpo oggettivato delle donne, e anche in un’ottica di alcune autrici post femministe, secondo le quali l’ostentazione del corpo sarebbe, al contrario simbolo di empowerment, e di liberazione della loro sessualità, ma ciò ha un doppio taglio: da un lato l’enfasi sulla bellezza riprodurrebbe, l’assoggettamento e l’oggettivazione delle donne alla cultura patriarcale. La contemporaneità dell’uguaglianza e l’educazione culturale, si propone di andare oltre alle dicotomie, per aprirsi alle complessità ed inclusività».
La sfera interiore, intima delle cinque artiste sarà il focus guida delle opere in esposizione, fulcro circoscritto da gironi quali la mediterraneità delle sculture di Francesca Romana Cimmino, la simbologia degli scatti di Lydia Musso, l’evocazione leggiadra delle figure di Sara M. Pistilli, l’azione performativa di Annamaria Panariello, traino dell’eterogeneità e poliedricità dei linguaggi proposti, per poi giungere al complesso progetto di Gilda Pantuliano, “Prophetia“, che evidenzia e contrappone la cultura del matriarcato – disvelando l’antica arcana e controversa tradizione femminile procidana dei Quadrilli, al confine tra sacro e profano – a quella del patriarcato con “Hadis” [della serie reliquia]. Quest’ultima opera, dal carattere installativo e di piccole dimensioni, presentata in teca, si compone di capelli, travertino rosso iraniano e le parole “Jin, jiyan, azadî” (donna, vita, libertà) vergate con il sangue dell’artista su un frammento di carta strappata, lo ‘strappo’ ‘silente’ del soffio della vita. Stigmate dell’androcentrismo imperante, del trasudato dolore, dei soprusi e della violenza che la donna subisce da millenni, Reliquia.
La mostra, Il Femminile Poliedrico, sarà fruibile dal 22 marzo al 22 aprile, presso la Galleria PAGEA Arte Contemporanea, in via Concilio 99 ad Angri (SA),
nei seguenti giorni: martedì/sabato ore 18:00/20:00;
domenica e festivi su appuntamento, per info il numero 3386643932.