Photo credits: Bruno Pollacci
Ricordo dello scrittore, drammaturgo e giornalista francese
Il 16 febbraio 1804, a Saint-Étienne in Francia, nacque lo scrittore e drammaturgo Jules Janin, figura emblematica del Romanticismo francese. Proveniente da una famiglia di buona borghesia, compì i suoi studi presso il Lycée Louis-le-Grand a Parigi, per poi intraprendere la carriera giornalistica, collaborando con prestigiose testate quali la “Revue de Paris”, “Le Figaro”, la “Revue des Deux Mondes” e “La Quotidienne”. Esordì come autore teatrale nel 1826 con “Tama et Lekain” e ottenne successo con il romanzo “L’Âne Mort”, che, molto apprezzato da Charles Baudelaire, suscitò scandalo e ammirazione sia in Francia che all’estero. In Russia, il romanzo guadagnò l’ammirazione di illustri figure come Puškin e Gogol. Forte di questo successo, Janin proseguì la sua carriera letteraria, scrivendo altri romanzi e, per un periodo, abbandonando il giornalismo, sebbene in seguito vi fece ritorno più volte. Affiancò alla narrativa vivace l’attività di storico e critico letterario incisivo per il “Journal des Débats”, ruolo che gli procurò numerosi avversari e stimolò accesi dibattiti culturali. Tra il 1853 e il 1858, redasse la monumentale “Histoire de la littérature dramatique” in sei volumi. Un’altra opera significativa, sebbene ricevesse accoglienze critiche controverse, fu la monografia storica sul Marchese de Sade, intitolata “Le Marquis de Sade” (1834). Nel 1870, Janin fu eletto membro dell’Académie Française, attestando la sua centralità nel panorama culturale dell’epoca. Si spense nel 1874 nei pressi di Parigi.
Questa mia opera a grafite è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa